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Rifiuti pericolosi, CNA BAT: «Non possiamo pagare per un servizio mai attivato»

Mar 14, 2016 Redazione

Un accorato appello ai parlamentari della provincia Bat è stato rivolto in queste ore dal Presidente della CNA BAT, la Confederazione degli artigiani, Michele De Marinis. Al centro della richiesta di intervento il problema irrisolto del Sistri, che pur senza entrare mai in vigore, rischia di affossare ulteriormente un comparto già in grave difficoltà.
«Dal prossimo primo aprile – scrive De Marinis-, le imprese saranno costrette a pagare (per il quinto anno) il contributo annuale per il Sistri, sistema di tracciabilità dei rifiuti pericolosi, che non ha mai funzionato. Questa vessazione nei confronti del tessuto produttivo può essere evitata: la conversione in legge del Milleproroghe (che deve avvenire entro due mesi dalla data di pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, dunque dallo scorso 30 dicembre) è l’occasione opportuna per dimostrare che c’è la volontà di mettere la parola fine a una vera e propria ingiustizia».

«Come è noto – spiega il presidente della Cna Bat -, il Milleproroghe, approvato dal Consiglio dei Ministri prima di Natale, prevede la proroga del Sistri al 31 dicembre 2016, compreso  il rinvio dell’applicabilità delle sanzioni operative, ma non sospende gli obblighi relativi al versamento del contributo. Rinnoviamo, pertanto,  la richiesta per l’introduzione di un emendamento correttivo che elimini ulteriori oneri a carico delle imprese per un sistema non operativo. Ci attendiamo che la politica intervenga immediatamente per evitare alle imprese di sostenere, ancora una volta, il pagamento di un contributo immotivato e per realizzare in tempi rapidi un sistema semplice ed efficiente di tracciabilità dei rifiuti pericolosi».

fonte:bisceglielive.it