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“Gas radon – CNA BAT:”le scuole del nostro territorio sono sicure?”

Ott 01, 2018 Redazione

Ecco l’estratto dal sito TraniNews sul tema:

“Il Presidente Provinciale della CNA BAT, Michele De Marinis, a conclusione dei corsi sulla Sicurezza sul Lavoro che si sono svolti nei giorni scorsi a TRANI, organizzati con la collaborazione tecnica dell’Associazione CTA e della TECSIAL, ha preso un impegno di fronte ai numerosi partecipanti:  sollecitare tutte le amministrazioni comunali  della BAT ad affrontare la problematica rappresentata dal    GAS RADON.

Nell’ambito, infatti, del progetto “AZIENDA SICURA, campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, portato avanti dalla CNA BAT, dall’inizio del 2018 tutte le imprese associate sono state monitorate, con il supporto della associazione, per verificare la presenza del GAS RADON, in ossequio alla legge della Regione Puglia n. 30/2016.

Sono stati posizionati, a spese delle singole imprese (commerciali – artigianali – della piccola industria e dei servizi), dei rilevatori, dosimetri, in tutti i locali insistenti a piano terra, seminterrati ed interrati, al fine di tutelare la salute delle persone che accedono nei suddetti locali.

Il RADON è un GAS presente in natura, nel sottosuolo, prodotto dal decadimento dell’uranio, è inerte, inodore, incolore, privo di sapore, ma è dannoso per la salute poiché è stato dichiarato CANCEROGENO dalla Organizzazione Mondiale della Sanità.

Risulta essere, in ITALIA, la seconda causa dei tumori ai polmoni, dopo il fumo di sigaretta, e si stima causi TREMILA morti l’anno.

Come riportato ampiamente dalla cronaca di questi giorni, a TARANTO, rione Tamburi, numerose famiglie non hanno portato i propri bambini a scuola, poiché in alcune aule sono state riscontrate rilevanti presenze di GAS RADON (800 Bq/m3.), superiori di quasi 3 volte il limite massimo consentito per legge (300 becquerel per metro cubo).

La legge regionale n. 30/2016 prevede l’obbligo di monitorare anche tutti gli edifici pubblici, in particolare le scuole.”

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